Quieto riposo..

Rimasi ad osservare, le piccole increspature sulla superficie dell'acqua, prodotte dal mio lento respiro.
Non vi era altro rumore che il dolce mormorio dell'acqua che scorre, prodotto dalla cascata li accanto; forse era stato poco prudente addentrarmi nei territori degli elfi nella mia forma naturale, ma ero cos์ stanca.. stufa di dovermi nascondere da tutto e tutti.
Artigliai il terreno con gli artigli, sentendo il contatto con la terra sotto le zampe, poi annusai l'aria, avevo ucciso una cerva selvatica l'altro giorno, quindi non risentivo molto della fame, mi ero recata li per bere un sorso d'acqua.
Immersi il muso sulla superficie fresca e cristallina e bevvi un grosso sorso, inghiottendola subito dopo aver ritirato il muso. l'acqua fresca mi scorse nella gola come un fresco fiumiciattolo ristorante, mi sentivo giเ meglio.

Anche quella mattina, come molte precedenti, ero uscita fuori dall'accademia, allontanandomi di molto quasi fino a raggiungere le terre della mia gente.
Il gorgoglio della cascata, mi fu d'aiuto per capire che mi trovassi nei pressi di essa.
Continuai a camminare fino a giungervi, quando la visione d un drago mi lasci๒ stupita e meravigliata non poco.
Era un drago color azzurro, che dava pi๙ sul verde acqua, il sole si riflettava sulle sue scaglie creando dei bellissimi effetti di luce, era di statura possente, come non se ne vedevano da molti secoli ormai, se non nei libri.
Rimasi ferma ad osservare, non emettendo neppure il minimo rumore, era stata una fortuna che quella mattina avessi deciso di portare con me l'arco.

sbuffai nuovamente, sollevando vari schizzi sul pelo dell'acqua.
Vari piccoli rumori ed altri fattori, mi fecero accorgere di essere osservata, alzai il collo per poi guardarmi intorno, scrutando attentamente ai miei lati.
"dovevo trasformarmi prima", pensai tra me e me.

Mi feci coraggio e, pronta a prendere arco in caso di attaco, mi feci avanti, non ero spaventata dalla sua mole, piuttosto era quello che avrebbe potuto fare a tenermi sugli attenti.
Notai che s guardava intorno, mi schiari la voce, come per farmi notare, in ogni caso l์ mi avrebbe vista, anche se non l'avessi voluto.
<<non ho intenzione di farti del male, drago>> dissi soltanto.

mi voltai indientro nell'udire una voce, trovando con lo sguardo una giovane elfa, avanzava cauta munita di arco e freccie, arme inutili contro le mie squame.
ascoltai quello che ebbe da dire, "dubito che tu possa farmene", risposi, rimanendo sul vago, non incontravo un elfo da pi๙ di cent'anni.
mi alzai, in tutta la mia stazza per poi girare su me stessa e fermarlesi davanti, accucciandomi a terra e incrociando le zampe davanti, intanto che la scrutavo con circospezione.

L'osservai avvicinarsi, <<non metto in dubbio la cosa>> gli dissi, <<non te far๒, se non mi costringi>> aggiunsi subito dopo.

la mia risata sgorg๒ insieme ad uno sbuffo di cenere dalle narici.
"coraggiosa" dissi, "imprudente ma coraggiosa..", aggiunsi per poi trasformarmi.



una volta che la trasformazione fu terminata mi sedetti comodamente su un masso li vicino, guardando attentamente la ragazza, attenta ad una sua possibile reazione.

Osservai attentamente la sua trasformazione in elfa,
ricodavo di aver letto questo da qualche parte,
i draghi d'argento erano stati i primi ad acquisire questo potere, seguti poi dargli altrii, che preferivano tuttavia evitare di ridursi come umani.
Non dissi nulla n่ mi mossi, in quella forma, se voleva, poteva comunque essermi ostile.

la osservai attentamente, notanto quanto fosse rigida la sua postura.
<<ora tocca a me dirlo.. non ho intenzione di farti alcun male>> dissi tranquillamente, sedendomi meglio sul masso dov'ero.

Mi rilassai appena, incrociando poi le braccia al petto.
<<bene>> dissi, osservandola sedersi.
Non avevo mai visto un drago del suo colore, neppure sui libri, forse era una razza pi๙ antica o l'unione di due razze.
Quando sarei tornata all'accademia, dovevo ricordarmi di guardare sui libri.

Edited by Princess Sabry - 24/6/2009, 01:17

sospirai scostandomi i miei lunghi capelli dietro le spalle.
Era da molto che non mi trasformavo in Elfo, e ci voleva un p๒ per riabituarmici.
presi a giocherellare con una ciocca dei miei capelli,
<<gradirei sapere il tuo nome>> chiesi dopo un p๒, gentilmente, come faceva mia madre una volta.

L'osservai nuovamene, <<saerwen>> le risposi, notando il suo giocherellare con i capelli.
<<il vostro?>> le chiesi, <<se mi ่ dato venirne a conoscenza>> aggiunsi subito dopo.

<<ithilwen, questo ่ il mio nome nella vostra forma>> risposi subito dopo, accennando un sorriso.
Ripresi a giocherellare con la ciocca di capelli azzurra e dai mille riflessi argentati.

<<e per la tua razza?>> le domandai soltanto,
spinta dalla curiositเ pi๙ che altro.

alzai lo sguardo su di lei, era tipico degli esseri a due gambe essere curiosi.
<<khisanth>> pronunciai, nella mia lingua, il mio nome.