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le pareti di dura roccia, su cui ero poggiato, componenti il palazzo di media grandezza ai margini del villaggio, mi ghiacciavano la schiena.
Nonostante tutto lo ignorai, rimanendovi poggiato, di schiena, a braccia conserte.
Il cappuccio, che in precedenza avevo calato sul mio volto, mi permetteva di osservare l'ambiente circostante; Era un villaggio come tutti gli altri, con l'unica novitΰ, un drappello di mercanti riuniti in piazza grande.
sbuffai, smuovendo una ciocca di capelli che si era posata accidentalmente sul mio viso, mi dava noia.
sciolsi le braccia dalla posizione di prima per potermi scrocchiare le dita, appostato fuori il villaggio c'era uno dei sicari che, ormai da giorni, mi braccava. Feci un sorriso ironico, "quegli stolti credevano veramente che non mi fossi accorto di nulla?", pensai, tra me.
Non ero un umano completo, lo ero per metΰ, certo, molte volte, forse la maggior parte questo fatto costituiva un disagio, ma molte volte.. beh.. era un vero e proprio vantaggio, essendo mezzo elfo.
rilassai le braccia, cosa per me molto difficile ultimamente, avevo il muscolo del braccio contratto, mi ero spinto allo stremo negli allenamenti il giorno prima. me lo massaggiai con la mano opposta.
feci una smorfia mentre il braccio si sistemava, era difficile che mi concedessi un attimo di pace, forse impossibile, ma che potevo fare?
era quella la vita che faceva per me.
i miei cupi pensieri furono interrotti da voci allegre di bambini, che giocavano a rincorrersi tra un vicolo e l'altro. sospirai.
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